Antonio Saitony Vaccaro

Antonio Saitony Vaccaro

Redattore
Professione
Recensore e cantante
Genere preferito:
Cyberpunk

Il me dopo i 30 anni

Ciao, sono Saitony, uno che a 34 anni guarda ancora i cartoni animati. Come tutti quelli nati negli anni ‘80 ho iniziato la mia carriera di “divoratore di audiovisivi” con i film brutti di quell’epoca, che però non sono mai brutti come quelli brutti di oggi (My triggerata per le ripetizioni). Dopo poco tempo ho scoperto “Ken il guerriero” e se da piccolo giocavo a premere i punti di pressione, oggi di pressione mi è rimasta solo quella sanguigna alta, che si alza ulteriormente quando vedo un film di Michael Bay.
Sono un gamer occasionale, però preferisco il single player, così posso usare i trucchi senza che nessuno se ne accorga.
Nel giudicare un’opera tendo a fare una media tra il mio coinvolgimento emotivo e quella roba di cui tanti negano l’esistenza, chiamata “oggettività”.
Scrivo recensioni sul cinema ma soprattutto sugli anime, principalmente su opere che passano in secondo piano a favore del nuovo Dragon Ball di turno.
Il mio motto: “Nulla ti è dovuto”.

Professional Skills

Animosità
90 %
Mortalità entro i prossimi 100 anni
100 %
Simpatia
10 %
Ispirazione
20 %

Il me con meno di 30 anni

Sono sempre stato un tipo schivo, preferivo vivere nel mio mondo invece che condividere il pianeta con gli altri. Essendo cresciuto in un paesino di 30 abitanti penso sia anche normale cercare il silenzio e i propri pensieri.
Da piccolo, seduto sulle ginocchia di mio padre, lo bombardavo di domande su qualsiasi cosa sentissi o vedessi alla tv, quindi ho sempre cercato il “ghost” nello “shell”.

Proprio sul film di Mamoru Oshii del 1995 ho scritto il mio primo articolo, dopo aver bazzicato su vari forum di cinema e animazione giapponese. Quindi per me è sicuramente l’opera audiovisiva più importante in assoluto, non sarei qui senza di lei.