Satoshi Kon. Un’eredità Colossale : Recensione del Saggio
Satoshi Kon è stato uno dei più importanti registi ed innovatori del cinema d’animazione al livello mondiale.
Nel saggio, curato da Andrea Fontana ed Enrico Azzano, edito da Mimesis Edizioni, si ripercorre tutta la carriera artistica di questo grande autore giapponese.
L’opera è una rivisitazione aggiornata di un loro testo uscito nel 2009 dal titolo ” Satoshi Kon. Il cinema attraverso lo specchio “, uno dei primi studi pubblicati in Italia sulle opere del Maestro.
La decisione di riprendere in mano quanto scritto precedentemente, nasce da un tragico ed imprevedibile evento, la prematura scomparsa nel 2010 di Kon all’età di 46 anni.
Illustrazione del poster del film ” Satoshi Kon – The Illusionist “atoshi Kon.
Satoshi Kon. Il cinema visionario di uno dei più eccentrici protagonisti dell’animazione giapponese – Struttura dell’Opera
Il testo ha una struttura monografica, suddivisa in tre parti. Ad aprire questo viaggio nell’arte di Kon vi è una prefazione di Marco Müller ed un’introduzione dei due curatori.
La lettera d’addio ” Sayōnara ” è uno degli elementi core del libro. Presente nella sua versione integrale, è uno strumento fondamentale per capire la dimensione “umana” dell’autore, inscindibile dal suo lavoro da regista.
La prima parte del saggio è interamente dedicata alla presentazione ed analisi di tutte le opere del Maestro.
Perfect Blue (1997), Millenium Actress (2001), Tokyo Godfathers (2003), Paranoia Agent (2004), Paprika (2006), Good Morning/Ohayō Ani*Kuri15 (2008) e Dreaming Machine ultimo progetto purtroppo rimasto incompiuto.
Invece la seconda sezione si focalizza sugli aspetti collaterali della sua carriera, gli esordi da mangaka, il rapporto con Katsuhiro Ōtomo e Mamoru Oshii, dialettica ed ispirazione, influenze letterarie e musicali, montaggio e verità estetica.
Nella terza ed ultima parte vi sono alcune testimonianze di professionisti del settore cinematografico.
” Ho potuto guardare le opere di Kon con tre occhiali diversi. Al Cartoombria nel 1997 avevo ventidue anni ed ero un fan degli anime.
Quasi mi compiacevo a definirmi otaku e Perfect Blue mi ricordò che non era il caso. Ma il vero schiaffo fu il montaggio dell’opera
che si prendeva gioco dello spettatore come nessun altro film che avessi mai visto.
Così trovai la conferma che valesse la pena studiare i cartoon giapponesi, non solo amarli “.
L’infinita trama del reale. Tematiche e poetica Koniana
Chiyoko Fujiwara – Millenium Actress (2001)
Uno degli obiettivi della poetica di Kon è quello di mostrare chiaramente i meccanismi perversi ed infimi della società contemporanea. Smascherare il conformismo nascosto nei rapporti imposti dalla collettività (in questo caso giapponese), orientata alla castigatezza e sobrietà dei costumi, normalizzazione e repressione. Difatti, i suoi personaggi sono sempre alla ricerca di una verità e libertà.
Un elemento sicuramente preso in considerazione è l’utilizzo dei media e della loro influenza, dai quali nasce spesso una visione della realtà artefatta e menzognera. Il bisogno di scappare dalla realtà è sintomo di una società al limite dello stress, non più in grado di sopportare i problemi e, di conseguenza, di affrontarli.
Il sogno è il leitmotiv costante all’interno della poetica koniana. Il costante riferimento ai sogni o all’irrazionalità della mente, grazie al suo frequente intrecciarsi e confondersi con la realtà, rende quasi impossibile discernere i due mondi. Dove finisce il sogno? E dove inizia il reale? Lo stesso spettatore vi si trova incastrato, coinvolto nelle vicende che i protagonisti vivono, non solo nella realtà, ma anche nella fantasia.
Altro tema ricorrente sono i personaggi femminili come figure principali. Mima, Chiyoko, Tsukiko, Atsuko hanno in comune una spinta irrequieta che fa parte della loro natura ma che non possono mostrare.
Per la loro salvezza, in un mondo dominato da uomini, sono portate a dover giocare spesso il doppio ruolo del personaggio pubblico e di quello privato dei desideri e delle emozioni.
Conclusioni
Satoshi Kon – regista, sceneggiatore, character designer, fumettista giapponese.
In definitiva, questo volume rende perfettamente omaggio a quello che è stato l’impatto e contributo di Satoshi Kon nel cinema contemporaneo. Un autore unico ed inimitabile.
Lascia dietro di sé un’eredità colossale.
Assieme ad altri grandi maestri come Ōtomo, Watanabe, Oshii, Anno ha cambiato i canoni dell’animazione, portando alla nascita di un nuovo genere.
Ottimo testo. Consigliato a tutti gli appassionati delle sue opere, ma anche per coloro che vogliono conoscere ed approfondire la figura di questo grande artista.
” Ci siamo svegliati dal sogno ? “. ” Non sempre conosceremo la risposta. Ma almeno non perderemo il gusto di sederci in una sala buia e lasciarci catturare dalle immagini animate su uno schermo. Uno schermo che, in fondo, è sempre anche lo schermo della nostra anima “.
Federica Curcio