Rick and Morty, Recensione s5
Dieci episodi che corrono sul cronometro, il tachimetro è alle stelle ma tutta questa adrenalina riesce a lasciare una scia?
Rick and Morty è la serie ormai punta di diamante di Adult Swim. Uscita molto prima negli States rispetto al nostro bel paese potrebbe dare qualcosa, ma si perde in un Rick-centrico turbinio di citazioni ed esplosioni. Questo assunto, tuttavia, ha bisogno di una tesi ben sviluppata o la recensione sarebbe già finita, non siamo mica in una serie tv, vero?
Rick and Morty 5, meglio la 4?
È passato un anno dalla fine della quarta stagione, che non era stata di per sé la migliore di tutte. Già da quella, con qualche piccolo picco per gli eventi di Evil Morty, si era perso un po’ dello smalto narrativo. In questa quinta stagione si presentano le stesse problematiche con qualche Gobbler di più. L’abbiamo attesa molto la quinta stagione, per comprendere meglio i fatti successi nella quarta, nella terza… Ma restano comunque senza risoluzione.
Non aspettatevi una stagione che approfondisca maggiormente le evoluzioni familiari: come gli astici, abbiamo fatto passi indietro riguardo lo spessore dei personaggi. Da principali, infatti, molti sono diventati solo burattini senz’anima che agiscono per attuare le gag Rick-centriche. Insomma, il livello umoristico è sceso, il livello narrativo è sceso e anche Morty sembra più basso.
Anche l’episodio in cui Rick manca turbina in un mulinello di noia, quasi a voler far sentire la mancanza del vero protagonista che, in ogni caso, torna alla fine dell’episodio come Deus Ex Machina (autoproclamatosi). Planetina ti vogliamo bene ma in una serie nichilista lo sapevamo dall’inizio come sarebbe andata a finire.
Rick and Morty 5, più citazioni che trama
Può sembrare una frase scottante, qualcosa da prendere con le pinze dal forno infernale. Questo perché le citazioni piacciono a tutti (se le si riconosce), ma è indiscutibile che troppa cioccolata calda, d’inverno, fa male. Con questo voglio dire che siamo giunti a una diga citazionista che inizia a straripare, perdere pezzi di trama per poter inserire una citazione che a volte dura solo pochi attimi.
Il Citazionismo man mano che la serie avanza si fa più complicato, poiché oltre a citare opere esterne come Voltron, Il padrino, Hellriser e 2001: Odissea nello spazio, continua a fare riferimento alle stagioni precedenti con piccoli cameo o easter egg lasciati in giro nelle inquadrature.
Dialoghi troncati da esplosioni lasciano gli eventi a ruota libera. Parlando per immagini, il mood della serie è rispettato. Queste trasmettono l’angoscia di Rick e quel sentimento di oblio che è la lente con cui si vede la serie tutta. Questo centrismo sul protagonista mette in evidenza anche l’encefalogramma piatto dei personaggi che nelle stagioni precedenti avevano faticato a trovare una propria strada.
Rick And Morty 5, personaggi in cerca di autore
Voglio essere molto chiaro, la trama di fondo è rimasta invariata. Anzi, non è successo quasi niente che possa decidere o variare il destino di Beth, Jerry, Summer o Morty. Possiamo dire, per lo più, che ci troviamo davanti una stagione di transizione (forse) che non muta niente e che potrebbe essere saltata a piè pari se non fosse per l’ultimo episodio e quello su PersUccello.
Beth, personaggio che abbiamo imparato ad amare nella sua sensibilità e nei suoi problemi, in questa stagione è un oggetto per riempire il Voltron o per dimostrare il sacrificio che comporta essere sposati con Jerry. Quest’ultimo resta più o meno uguale nella sua essenza. A parte qualche esiguo episodio dedicato alla famiglia, Jerry non ha mai avuto enorme spessore nella serie. Quindi non ne sentiamo la mancanza.
Morty, co-protagonista e parte integrante del titolo, trova poco spazio per brillare. Ha delle avventure in solitaria, ma ne esce con le gambe rotte, attraverso dialoghi che lo mostrano viziato, negligente e capriccioso. Come se avesse subito il lavaggio del cervello di 4 stagioni con Rick e fosse tornato il solito quattordicenne di sempre.
Summer, la figlia degli Smith, ha subito molte evoluzioni nelle ultime stagioni crescendo esponenzialmente nel carattere. Negli episodi in cui diventa lei la spalla, però, sembra essere privata di questo suo passato e torna ad essere fiduciosa in suo nonno, vuole nuovamente essere protagonista delle sue attenzioni e soprattutto si scontra per questo ancora una volta con Morty. Pensavamo fosse risolto tutto e invece no.
Rick and Morty 5, il punto
Tra citazioni e gag, questa stagione risulta meno che sufficiente a tenere banco con le altre. Gli autori hanno perso buona parte della capacità intuitiva e si sono concentrati su una stagione che può essere tranquillamente vista tutta di un fiato ma che non lascia niente allo spettatore. Ci sono episodi che spiccano più di altri, questo è vero, ma con un livello così basso, questi episodi non riescono ad alzare la media.
La tanto attesa risoluzione con Evil Morty lascia poi piuttosto interdetti dopo l’enorme Hype che tale personaggio ha portato nella serie. Insomma, questa quinta stagione la si vede perché si aspetta una sesta, ma niente di più.
Daniel “MrInk” Ferullo