Non sono un angelo, recensione del manga
Dopo anni di assenza dagli scaffali delle fumetterie, ritorna uno dei manga shōjo più amati di sempre: Non sono un angelo di Ai Yazawa.
Ai Yazawa non ha certo bisogno di presentazioni: famosa in Italia per l’amatissimo Nana e I Cortili del Cuore (leggi la recensione qui), è considerata tra le migliori autrici a livello internazionale, soprattutto per la sua grande capacità narrativa.
Serializzato per la prima volta sulla rivista Ribon di Shūeisha dal 1991 al 1994 e raccolto successivamente in otto volumi, dall’opera è stato tratto un OAV (inedito in Italia).
Non sono un angelo, la trama
Midori Saejima è una ragazza allegra e spensierata che frequenta la scuola superiore della sua città. Candidatasi come presidente del consiglio studentesco, mentre sta per salire sul palco ha un imbarazzante incidente. Ad assistere alla cosa c’è Akira Sudo, ovvero il ragazzo di cui si è innamorata a prima vista.
L’incipit della storia ha tutti i cliché dei manga shōjo di quegli anni: l’innamoramento a prima vista, l’imbarazzo nel confessare i propri sentimenti e le delusioni. Tuttavia, sono solo alcuni elementi che contornano l’intera vicenda. La differenza maggiore con altri manga del suo genere è l’intensità narrativa che l’autrice riesce a inserire in ogni vignetta, senza risultare mai banale o melenso.
La storia, seppur breve, si conclude in modo naturale e senza forzature.
I personaggi di Non sono un angelo
Midori, diversamente da molti personaggi femminili di shōjo manga: è espansiva e chiacchierona. Ogni sua emozione, anche negativa, viene mostrata con sincerità e ciò riesce a renderla più “realistica” agli occhi dei lettori. Akira, al contrario, è il tipico ragazzo”bello e dannato”. Il ricordo della sua triste infanzia non gli permette di essere spensierato come Midori, ma sarà proprio questa dualità a tenere legati i due protagonisti.
Anche i personaggi di contorno sono decisamente sfaccettati. L’affettuosa Hiroko, insegnante di disegno del loro liceo, è una donna tormentata dal suo triste amore, sebbene cerchi di nascondere la sofferenza dietro a tenui sorrisi. La fredda Yuko Mamiya, inizialmente indifferente a ciò che la circonda, saprà trovare in Midori una buona amica con cui confidarsi.
Ogni personaggio esprime i sentimenti tipici di ogni adolescente, “umanizzandoli” al punto tale che sarà impossibile non immedesimarsi in ognuno di loro.
Conclusioni e considerazioni
Non sono un angelo è quindi una lettura piacevole e immersiva. Sebbene non sia l’opera più “forte” della Yazawa, riesce comunque a trasmettere forte e chiaro il messaggio dell’autrice.
La ristampa proposta da Planet Manga è curata al punto giusto. Proposta con nuove illustrazioni di copertina, si sente la mancanza di qualche pagina a colori.
Consigliato a tutti gli amanti delle storie dolci e imprevedibili: Non sono un angelo vi entrerà sicuramente nel cuore!
Vittoria Aiello