Nemesis, la recensione del quinto volume
Hai presente quelle storie che riescono a catturare la tua attenzione, ti danno da pensare e ti tempestano la testa di domande su ogni piccolo dettaglio che trovi nel corso della narrazione? Quelle storie che iniziano in modo misterioso, tra nebbia e realtà alterata, una macchina distrutta e un paese disperso tra le colline?
La magia, la storia e il mistero.
Il quinto volume di Nemesis completa un racconto iniziato tanti anni fa, quasi per scommessa, da due autori che hanno voluto investire in passione e talento riguardo a dei fatti romanzati sul proprio paese d’origine.
Che sia affascinante, la piccola San Fili in provincia di Cosenza, non è un mistero. Tra le case diroccate e la chiesa che dall’alto suona le campane a messa, può accadere che l’immaginario e lo storico dei propri abitanti possano dare vita a un’opera che unisca il genere horror a quello di una grande storia d’amore.
Perché Nemesis, nel suo contesto da brividi, fatto di stregoneria e presenze inquietanti, non è altro che una storia d’amore e di vendetta.
Benvenuti a San Fili per l’ultimo atto che vede la risoluzione della tragica sventura accaduta al professor Tacito Germano e della rivalsa della Fantastica.
Nemesis episodio 5, la trama
Abbiamo lasciato, negli albi precedenti, il professor Germano in fin di vita. Per chi si fosse perso la recensione di Nemesis volume 4, può recuperarla sul nostro sito.
Accolto dalle streghe del paese, Tacito verrà curato e cercherà di portare avanti il suo obiettivo: trovare la sua compagna Daniela e fare luce sugli episodi che spingono alcuni oscuri personaggi a desiderare di ottenere i glifi, di cui è in possesso. In tal modo, spera ti potersi lasciare alle spalle lo scenario di morte e violenza che lo ha avviluppato.
Molti pezzi del puzzle, in queste 69 pagine conclusive, troveranno il loro posto. Il sangue, di cui sono pregne le mani dei protagonisti, porta il peso di sacrifici necessari alla trama. Poi vi è l’amore, così viscerale e autentico da sovrastare qualsiasi tipo di dolore.
La magara delle leggende, la Fantastica, si muove tra le pagine di questo fumetto, manovrando i protagonisti come burattini verso un’unica direzione: ottenere Nemesis, ovvero vendetta.
Nei piccoli paesi di epoche ormai lontane, come nei grandi centri abitati, le donne che curavano le persone con rimedi naturali o rituali tramandati erano tutte streghe di cattiveria intrise.
Estrella, madre e magara, invece, rappresenta l’amore che in eterno vive tra le strade della sua San Fili.
Ma non scenderò molto nei dettagli. La trama scorre leggera nelle pagine dell’ultimo albo.
Le scelte di Tacito, anche queste sono dettate dall’amore. Che sia per un filtro magico o per la sua conoscenza accademica, egli ha un ruolo chiave all’interno della vicenda. Atteso da Estrella, tanto quanto da chi lo additava solo per il suo trascorso letterario.
Nemesis 5, il commento dell’ultimo albo
Esattamente 6 anni fa, da una chiacchierata tra due amici, nasce il desiderio di dare alla luce Nemesis. Davide Rende (disegni) e Antonio Malfitano (sceneggiatura) hanno iniziato, così, un viaggio che ci ha portati a questa recensione.
Negli albi, che trasudano citazioni prese dal cinema d’autore e dalla buona scuola fumettistica bonelliana, Malfitano e Rende raccontano un po’ di sé stessi ai propri lettori. Ciò che sono le loro passioni e le forti emozioni dovuti al genere scelto per la narrazione: l’horror. Non un semplice racconto di paura, ma la vendetta e la ricerca di significati altri nelle azioni dei protagonisti. Storie che si diramano sapientemente, senza mai perdere la bussola, e una ricerca certosina di significati e ritualità .
Già dalle prime pagine, il tempo viene scandito da eventi storici che sono fondamentali per il background degli autori. Si nota, soprattutto, la massiccia presenza di riferimenti ai film di Tarantino: grazie a questi possiamo avvertire lo scorrere del tempo e l’ossessione crescente di Democrito, personaggio tra gli antagonisti di Tacito, nei confronti dei glifi e della Fantastica.
Citazioni colte si ripropongono in tutto l’albo, come quella dedicata al film Vertigo o la presenza di Thomas Edison e Alberto Angela, verso fine volume.
Nemesis 5, ritualità e paganesimo
Dall’alba dei tempi, la storia umana è stata intrisa di ritualità e simbolismo. Dalle cerimonie funebri a quelle propiziatorie, ogni gesto per avere significato ed essere efficace doveva avere un luogo, un tempo e una formula predefinita. A questi, venivano associati oggetti rituali che ne completavano la cerimonia.
In Nemesis tutto è rituale: dalla presenza dei glifi all’orecchino impregnato di sangue, che è il mezzo per compiere la vendetta estrema su Girolamo; dal richiamo dei corvi, scelta di animali non casuali in un contesto simile, all’utilizzo della nebbia per rendere confusa la linea tra realtà e mondo altro.
Chiunque abbia studiato antropologia potrà profondamente apprezzare le vicende descritte nell’albo. Un’opera che celebra ciò che è tramandato in leggende popolari e un paese che ha un cuore che batte nel passato e si protende al futuro, non dimenticando le proprie origini.
Ancora, nel fumetto sono state usate delle formulazioni ben precise per gli incantesimi, pronunciati da alcuni dei personaggi nel corso della narrazione. Un profondo studio delle lingue, da parte di Malfitano, ci restituisce una sapiente combinazione di latino e greco, oltre alla scrittura e traduzione del Lineare B, lingua impiegata dai micenei per trascrivere la lingua greca arcaica.
La Calabria, qua, ha un ruolo centrale. Si parla di dominazioni e contaminazioni che, al giorno d’oggi, spesso sfuggono dalla memoria di chi questa terra la vive ogni giorno. Un gioiello prezioso, che ci viene restituito in ritualità e memorie, che da pagane si trasmutano in cristiane.
In cerchio, con le mani strette l’una nell’altra, le magare compiono i loro rituali. Gli stessi che condizioneranno e condurranno il lettore al finale sperato, ma non scontato.
Nemesis 5, caratterizzazione dei personaggi
Ciò che colpisce il fruitore di quest’opera sarà sicuramente l’accuratezza con cui sono stati caratterizzati i personaggi. I volti sono pieni di particolari, le espressioni esasperate. Ciò è dovuto alla scelta di utilizzare gli stessi abitanti di San Fili per dare i volti ai protagonisti di questa storia.
Come non apprezzare, quindi, la riproduzione fedele di quelli che sono gli ambienti e le persone che ci abitano, ponendo in essere una domanda:
“e se..?”.
Conclusioni di una storia di magia a San Fili
I volumi auto-pubblicati di Nemesis sono, in tutto, 5. In ogni volume si potrà apprezzare la crescita del duo Rende/Malfitano, che ci portano per mano in un finale ben costruito e coerente con gli albi precedenti.
Una condensazione di passioni che non possono sfuggire durante la lettura. Un protagonista che si rivela un mero mezzo di risoluzione per una disputa durata generazioni e la fatalità che colpisce, senza concedere pietà .
San fili si presenta nella sua delicata bellezza storica, riproposta in diverse epoche, accanto allo sviluppo delle vicende che coinvolgono i personaggi del racconto.
Un tributo fortemente personale, che poche realtà possono vantare di possedere.
“Ciò che succede a San Fili durante la nebbia, resta a San Fili”. Attenti a non perdere la strada.