I migliori manga del decennio 2009/2019! – Prima parte
Nel corso di questi dieci anni, sono tantissimi i manga che fanno parlare di sé ancora oggi.
Alcuni considerati dei veri capolavori, altri non così tanto, in questa lista (che non è una classifica) analizzeremo i migliori manga del decennio 2009/2019 tramite vari criteri di giudizio, tra cui la qualità effettiva (anche se in alcuni casi non sarà decisiva) e la popolarità conquistata.
Inoltre per indicare quali ho particolarmente apprezzato applicherò lo XidioMetro, ovvero il mio personalissimo indicatore di gradimento che andrà da uno a cinque asterischi. Perciò spero non vi offenderete per la mancanza di molti titoli che ho ritenuto opportuno escludere, ma non temete perché non mancheranno le menzioni speciali. Detto ciò, dopo questa noiosa introduzione, bando alle ciance e vediamo insieme i migliori manga del decennio 2009/2019!
L’Attacco dei Giganti (2009)
Sicuramente uno dei fiori all’occhiello della rivista Bessatsu Shōnen Magazine di Kōdansha, non ha bisogno di presentazione. In questi anni è stato in grado di creare una delle community più affiatate di sempre, creando un vero e proprio fenomeno di massa. Notizia di questi giorni è la volontà dell’autore, Hajime Isayama, di concluderlo entro il 2020. Consigliato praticamente a chiunque.
I fiori del male – Aku no Hana (2009)
Uno dei manga più discussi degli ultimi anni per i suoi temi controversi. Divenuto un fenomeno popolare, le notizie (spesso negative) che lo vedono protagonista sono molteplici, pari forse a quelle che circondavano Death Note ai tempi della sua uscita. Tuttavia, forte anche del numero di volumi contenuto, può essere un’ottima lettura per chiunque voglia iniziare una storia semplice, ma profonda.
Akatsuki no Yona (2009) ****
Uno dei più grandi successi sul versante shōjo degli ultimi anni. Yona con la sua dolcezza ha saputo conquistare una buona fetta di pubblico anche nel Bel Paese, richiesto così tanto a gran voce che l’annuncio della sua pubblicazione in Italia (avvenuto nel 2018) ha fatto impazzire il fandom. Un manga come non se ne vedevano da un po’, soprattutto considerato l’enorme spazio che gli slice of life hanno guadagnato negli ultimi anni. Un manga coraggioso, proprio come Yona. Consigliatissimo.
Magi – The Labyrinth of Magic (2009)
Forse uno dei più popolari manga di sempre, Magi ha saputo imporsi sulla scena internazionale grazie alla sua semplicità e alla forte caratterizzazione dei suoi personaggi. Protagonista è Aladdin un ragazzino che viaggia per il mondo accompagnato da un gruppo di compagni particolari, e insieme affronteranno tantissime insidie all’interno di dungeon e zone molto pericolose. Amatissimo dai fan, se cercate l’avventura è il manga che fa per voi.
Noragami (2010) *****
Tra i grandi titoli che hanno caratterizzato questo decennio, Noragami spicca in modo particolare, soprattutto grazie alla sua comicità e profondità che impreziosiscono le avventure del protagonista Yato. Protagonista assoluto è lo Shintoismo giapponese, reinterpretato il chiave shōnen ma senza banalizzarlo, risultando perciò un’opera particolarmente amata dal pubblico. Consigliatissimo.
Gangsta (2010)
Sono molti i manga che affrontano il tema della criminalità organizzata (più o meno riusciti), ma pochi sono quelli che vengono ricordati in modo positivo. Gangsta è uno di questi: ambientato nella pericolosa cittadina di Ergastulum, chi comanda sono le organizzazioni criminali che gestiscono la vita dei cittadini, in cui i protagonisti lottano contro i loro rivali per la supremazia ma soprattutto la sopravvivenza. Consigliato se siete amanti delle storie forti e coinvolgenti
Prison School (2011)
Satirico e spietato, Prison School è stato uno dei manga (e anime) più discussi degli ultimi anni. Grazie alla sua originalità esuberante, è riuscito a rendere un genere piuttosto semplice come le avventure scolastiche un vero concentrato di assurdità, a partire dalle presidentesse del consiglio studentesco, dei veri e propri mastini con tanto di frustino per punire i giovani malcapitati studenti. Personalmente non ho apprezzato molto il suo umorismo, ma è indubbio che sia un must-have per gli amanti del genere.
Tokyo Ghoul (2011)
Considerato un vero e proprio capolavoro, Tokyo Ghoul ha avuto la capacità di avvicinare il pubblico generalista ai manga già dal suo esordio. Forse uno dei prodotti più apprezzati dai cosplayer che hanno riempito le fiere italiane e non, nonostante la sua conclusione riesce ancora oggi a essere tra le opere più gettonate dai fan. Consigliato a chi cerca una lettura che lascia con il fiato sospeso.
Haikyū!! (2011)
Probabilmente uno degli spokon più amati di sempre, Haikyu!! si erge su molti altri prodotti dello stesso tipo ed entrando nel pantheon dei più popolari. Negli ultimi dieci anni si è vista una rinascita del genere sportivo (non si vedeva probabilmente dai tempi di Slam Dunk) che è riuscito a far appassionare milioni di ragazzi a ogni tipo di sport. Consigliato praticamente a tutti.
Terra Formars (2011)
Il genere sci-fi è sempre stato molto apprezzato dagli autori giapponesi, e Terra Formars è la prova di quanto sappiano rinnovare questo genere. Sebbene negli anni la qualità è stata altalenante, è un prodotto che comunque è riuscito a fidelizzare una buona fetta di pubblico e ad oggi è uno dei manga più seguiti. Consigliato agli amanti dello sci-fi, ma se avete paura degli scarafaggi, beh.. statene alla larga.
Assassination Classroom (2012) ***
Vero e proprio fenomeno mediatico, Assassination Classroom è stato uno dei manga shōnen più seguiti in assoluto. La follia di una classe che deve uccidere il suo professore alieno, Koro-sensei, ha spiazzato la critica in maniera positiva sebbene la lunghezza (non eccessiva comunque) rende l’opera leggermente più diluita rispetto a quello che poteva essere. Personalmente non sono riuscita ad apprezzarla appieno per vari motivi, ma è certo anche se non siete amanti del genere una possibilità è giusto concedergliela.
Food Wars! Shokugeki no Soma (2012)
Anche in questo caso l’assurdità la fa da padrone: le sfide a colpi di coltello e forchetta sono all’ordine del giorno in quest’opera che è tutt’altro che banale. La storia ruota intorno a Sōma, un ragazzo che sogna di diventare lo chef del ristorante di famiglia, ma per fare ciò dovrà frequentare una terribile scuola di cucina in cui deve sopravvivere per realizzare il suo sogno. Anche qui, non ho apprezzato quasi per nulla l’opera, ma è innegabile la forza trascinatrice che ha avuto.
Made in Abyss (2012) *****
La sua apparente aura fanciullesca non deve trarvi in inganno: Made in Abyss è una delle opere più profonde (e a tratti cupe) che abbiamo potuto leggere negli ultimi tempi. Portato in Italia da Jpop nel 2018, ma pubblicato online su Manga Life Win di Takeshobo, la sua popolarità è dovuta principalmente all’anime. Se cercate una storia capace di emozionare, questa è quella che fa per voi.
One Punch Man (2012) ***
Pubblicato online dall’autore One già dal 2009, One Punch Man è diventato immediatamente popolare tanto da venire in seguito serializzato sulla rivista Weekly Young Jump, con i disegni affidati a Yūsuke Murata. La capacità di Saitama di distruggere ogni nemico usando solo un pugno rendono noiose le sue giornate, tanto da cercare sempre nemici più forti di lui. Tra mostri assurdi, eroi ancora più assurdi, la comicità della serie vi conquisterà.
Sakamoto desu ga? (2012)
Probabilmente una delle opere più assurde di questo decennio, Sakamoto desu ga? (conosciuto in Italia con il titolo Sono Sakamoto, perchè?) è riuscito ad alzare un polverone mediatico già dai suoi esordi sula rivista Harta di Enterbrain. La storia di Sakamoto, studente modello in grado di fare qualsiasi cosa, venne talmente tanto apprezzata che il fandom esplose come non avveniva da tempo.
Forse non saranno in molti a ricordarsi di questo manga oggi, ma molte opere successive sono figlie di questo genere, che mescola slice of life ad assurdità. Consigliato anche solo per l’esilarante Sakamoto.
The Seven Deadly Sins – Nanatsu no Taizai (2012)
Ancora in corso sulla rivista Weekly Shōnen Magazine di Kōdansha. Non uno dei più originali, ma sicuramente l’ambientazione medievale europea e i personaggi carismatici, hanno reso The Seven Deadly Sins uno dei manga più gettonati e apprezzati dal pubblico. Senza infamia e senza lode quindi, si piazza come una delle opere più caratteristiche di questo decennio.
Seraph of the End (2012)
Tra una miriade di titoli slice of life, spicca in particolar modo anche Seraph of the End, un manga di genere dark fantasy che ha saputo conquistare il favore dei lettori più esigenti. I vampiri sono i protagonisti della storia che, sebbene possa sembrare poco originale, l’autore Takaya Kagami riesce a essere innovativo e (a modo suo) sorprendente. Lasciatevi perciò catturare dal fascino di Yūichirō e il suo amico Mikaela nella fuga dall’orfanotrofio Hyakuya. Consigliato a chi cerca una ventata d’aria fresca.
Siamo alla conclusione della prima parte dedicata ai manga, ma nella prossima saranno molti i titoli che vi stupiranno. Alla prossima!
Vittoria Aiello