Il Poema del Vento e degli Alberi: Recensione del manga
Negli ultimi anni il mercato dei manga in Italia è più florido che mai. Sono molte le edizioni di lusso pubblicate per opere di autori importanti come Osamu Tezuka, il “dio dei manga”, o Go Nagai.
Eppure sono tanti i manga che, sebbene siano famosi nel nostro paese grazie al fandom, sono arrivati anni dopo, anche dopo decenni. Uno di questi è Il Poema del Vento e degli Alberi di Keiko Takemiya, capostipite del genere yaoi, ormai sdoganato anche nel Bel Paese.
Copertina italiana del primo volume del manga, a cura di J-pop
Il poema del vento e degli alberi, la storia
La serie viene pubblicata dal 1976 al 1984 sulla rivista Shōjo Comic di Shogakukan, raccolta poi in 10 volumi. All’epoca rappresentava qualcosa di estremamente innovativo e rischioso al tempo stesso: si presenta come uno shōjo ma, le tematiche omosessuali all’interno della storia, ne fanno il punto di partenza per un genere che avrebbe trovato la sua fortuna anni dopo.
La trama ruota intorno a Serge, figlio di nobili, che inizia gli studi presso l’Istituto Lacombrade. Finirà per innamorarsi di Gilbert, bellissimo ma scontroso compagno di stanza che si concede agli studenti della scuola come se la cosa non gli importasse.
Le vicende sono intrise di tematiche sociali importanti, come il razzismo. Persino lo stesso Serge ne è vittima, a causa della sua origine per metà zingara. Lo strapotere delle classi sociali più ricche che schiaccia quelle più povere. Pedofilia, incesto, suicidio: tutto ciò fa da sfondo a una Francia del XIX secolo sulla cresta della ripresa economica e dello sviluppo tecnologico.
Non mancano i momenti comici, tipici dei manga degli anni 70, con i personaggi “super deformed” che hanno il merito di alleggerire la storia già fin troppo torbida.
Edizione manga Jpop, cosa ne pensiamo
L’edizione confezionata da Jpop è a dir poco eccelsa: sovraccoperta morbida e di ottima qualità, pagine bianche e inchiostro nitido che non lascia sbavature, dialoghi sempre fluidi (seppur siano presenti molti baloons in una singola pagina).
In ogni volume è presente un segnalibro che riprende l’immagine di copertina, stampata anche questa in maniera ottimale. Il tutto al prezzo di 10 euro a volume. Il rapporto qualità/prezzo è perciò indiscutibilmente ottimo. Ma J-pop non ha smesso di stupire: già all’uscita l’intera serie poteva essere acquistata all’interno di un box di pregevole fattura.
Box dell’edizione italiana del manga, a cura di Jpop
La pubblicazione di questo manga non è solo importante dal punto di vista editoriale, ma anche dal punto di vista “storico”, in quanto l’Italia è il primo paese a pubblicare l’opera al di fuori del Giappone.
Un bel lavoro, nonché un bel colpo da parte di una casa editrice che si è sicuramente impegnata per portare Il Poema del Vento e degli Alberi al meglio e che ha ricevuto risposte positive da parte dell’utenza, seppur il prezzo possa sembrare proibitivo.
Consigliato l’acquisto, sia che siate collezionisti di capolavori senza tempo che appassionati di storie intense. Questa volta, sicuramente, ne vale la pena!
Vittoria Aiello