
Il Fūrin, il melodioso suono dell’estate giapponese
Ormai manca una manciata di giorni all’arrivo dell’estate e, oltre al caldo e al mare, in Oriente si osservano particolari usanze e precise manifestazioni, sempre nel rispetto della propria cultura.
In particolare, in Giappone l’estate porta con sé importantissimi festival e manifestazioni e uno dei simboli principali di questa stagione è certamente il Fūrin.
Etimologia e caratteristiche
Il termine è composto da due parole, “huu” che significa vento, e “rin”, che significa campana, quindi campana di vento.
Il Fūrin è di origine cinese, ma è Giappone da così tanti secoli che ormai viene considerato da sempre parte della cultura nipponica.
Il campanello è composto da un involucro rotondo, simile a una classica vaschetta in vetro per pesci, da cui pendono uno o più tubicini. Al soffiare del vento questi, urtando fra loro o all’involucro, generano un suono molto melodioso e rilassante. Caratteristica tipica è una striscia di carta pendente attaccata ai bastoncini, su cui sono rappresentati paesaggi, frasi, illustrazioni o oggetti.
I materiali per realizzare un Fūrin possono essere vari: la campanella è solitamente fatta di ghisa, legno o bambù. I tubicini sono composti da acciaio o alluminio. La strisciolina è realizzata in genere con carta di riso o altri tessuti. Ovviamente, in base alla composizione, cambia anche il suono.
Uso e significato
I Fūrin si appendono solitamente all’esterno dell’abitazione, su grondaie, finestre, infissi, ma può anche essere collocato all’interno della casa. Il loro suono è molto amato dai giapponesi, da cui traggono distensione e relax durante l’afa estiva. Infatti, esso è reputato un oggetto dal grande potere benefico, il suo suono gradevole si dice che allieti le caldissime giornate estive. Ma rilassare non è l’unico ruolo dell’oggetto, sembra che questi particolari campanelli servano a tenere lontani gli spiriti maligni dalle abitazioni.
Visto l’estremo utilizzo dei Fūrin, in Giappone sono state emesse ordinanze che ne regolano l’uso, soprattutto durante la notte e con il maltempo.
Andando nel Paese del Sol Levante in questo periodo, insomma, si potranno ammirare e ascoltare gli echi di meravigliosi tintinnii prodotti dai Fūrin.
Una fantastica combinazione vista-udito che non si può perdere per nulla al mondo, da provare almeno una volta nella vita.