Hocus Pocus 2: Recensione
Dopo tanta attesa, Hocus Pocus 2 è stato finalmente rilasciato sulla piattaforma Disney+.
Da fan storici del primo capitolo, potevamo tirarci indietro dalla visione di Hocus Pocus 2 e scriverne subito la recensione? Ovviamente no!
Il primo annuncio riguardante lo sviluppo del sequel di Hocus Pocus, film del 1993 diretto da Kenny Ortega, famoso oggi per aver diretto il fortunato High School Musical, è avvenuto nell’ottobre del 2019. Bette Midler, Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy, ovvero le interpreti delle tre sorelle Sanderson della precedente pellicola diventato un vero e proprio cult della Walt Disney Pictures, confermando la loro partecipazione, hanno creato ancora più interesse verso il prodotto.
Il primo teaser trailer è stato trasmesso il 28 giugno 2022 e mostra le nostre eccentriche protagoniste in azione. Il rilascio è avvenuto a livello internazionale il 30 settembre scorso.
Hocus Pocus 2: la trama
Come little children, I’ll take thee away… Into a land of enchantment…
2022: A Salem, sono ormai trascorsi 29 anni dalla resurrezione delle tre streghe ad opera di Max Dennison e della loro disfatta. Becca e Izzy sono due amiche appassionate di stregoneria e sono solite frequentare il negozio di articoli magici della città . La loro migliore amica Cassie, che prima trascorreva intere giornate insieme, si allontana improvvisamente perdendo ogni interesse nelle loro attività “da streghe”. Il giorno di Halloween, Becca compie gli anni e il proprietario del negozio le regala un cero, all’apparenza innocuo. Nel bosco, lei e Izzy si preparano a compiere un “rituale di compleanno”, ma improvvisamente la candela si accende e la fiamma è impossibile da spegnere. Un terremoto accompagna l’ingresso in scena delle tre sorelle Sanderson, pronte più che mai a rimanere in vita per sempre risucchiando l’anima dei bambini di Salem.
I personaggi
In Hocus Pocus 2, le sorelle Sanderson dominano la scena esattamente come nella pellicola precedente. Winifred è prepotente e aggressiva, Sarah è ingenua ed esuberante e Mary è grottesca e ingorda. Per fortuna le loro principali caratteristiche sono state rispettate, accontentando i fan storici.
Una delle scene più iconiche, ovvero la l’esibizione alla festa di Halloween con l’indimenticabile reinterpretazione di I put a spell on you, è stata ricalcata con una nuova esibizione con la cover di One Way or Another, sebbene non abbia lo stesso appeal.
Per quanto riguarda le nuove protagoniste Becca (Whitney Peak), Izzy (Belissa Escobedo) e Cassie (Lilia Buckingham) non hanno il giusto mordente e risultano dimenticabili. Max (Omri Katz), Dani (Thora Birch), Allison (Vinessa Shaw) e il gatto Thackery Binx (Sean Murray), protagonisti del precedente capitolo, sono senza dubbio più caratterizzati sia nella loro quotidianità che nella lotta contro le streghe.
L’introduzione di nuovi personaggi, come Gilbert (Sam Richardson) collegano il passato e il presente in maniera originale, ma non abbastanza da renderlo memorabile. Anche la presenza di Billy (Doug Jones), vecchio spasimante di Sarah ora ritornato come zombie, ha sicuramente reso contenti i fan storici.
Un tuffo nel passato
Apprezzabili sono i cameo che fungono da elementi nostalgia, come comparse vestite “da Madonna”, in riferimento alla madre di Max alla festa di Halloween della pellicola del 1993, alcune scene del film stesso trasmesse nella tv di alcuni dei personaggi e alla presenza del gatto nero.
Tuttavia, questo non basta a far apprezzare in toto la pellicola, ma tende in realtà a ricordarci quanto il primo Hocus Pocus fosse originale (forse troppo per l’epoca).
Il difetto più grande di Hocus Pocus 2 è che soffre per le gag riproposte quasi come fotocopia del primo film, come l’approccio delle streghe alle “diavolerie” moderne. Pochi spunti davvero interessanti per diversificare la pellicola, che sembra una “copia carbone” del suo predecessore.
Conclusioni
Hocus Pocus 2 è sicuramente un bel tuffo nel passato e la recensione è, tutto sommato, positiva. Il carisma delle tre sorelle Sanderson è intramontabile e il tempo sembra non aver scalfito il loro affiatamento. Tuttavia, gli autori avrebbero potuto osare nel costruire una trama più accattivante.
Consigliato se si vuole ritornare indietro nel tempo e rivivere le magiche sensazioni di un capolavoro senza tempo, ma senza aspettarsi grandi novità .
Vittoria Aiello