Girl from the Other Side: Recensione del manga
Con la pubblicazione del volume numero 11, si conclude la favola nera che ha fatto innamorare il mondo: Girl from the Other Side.
Pubblicato a partire dal 2015 sulle riviste Monthly Comic Blade e Comic Garden della casa editrice Mag Garden e concluso a marzo del 2021, Girl from the Other Side (Totsukuni no shōjo) è una ventata d’aria fresca nel panorama manga. Nagabe, con il suo stile unico e raffinato, si è da subito distinto per la particolarità delle illustrazioni e delle tematiche ed è riuscito perciò a creare una storia dai tratti malinconici che ha colpito chiunque lo leggesse. In Italia è stato pubblicato da Jpop.
Girl from the Other Side, la trama
In un mondo in cui le città e villaggi costruiscono muri per proteggersi dalla maledizione degli Estrai, ovvero creature dall’aspetto demoniaco che al solo contatto possono trasformare gli esseri umani in mostri, Shiva è l’unica umana che apparentemente non subisce il loro tocco malevolo. Al di fuori delle mura in cui si ritrova abbandonata incontra il Maestro, un Estraneo che sembra avere una coscienza umana. Egli cercherà di proteggerla da chi vuole rubarle l’anima.
Con una trama atipica rispetto ai manga più moderni, l’opera ricorda molto le fiabe dei fratelli Grimm. Lo stile narrativo infatti, prende evidente spunto dalle storie di carattere folkloristico europee, impregnate di romanticismo e amarezza al tempo stesso.
Le scene di vita quotidiana sono rappresentate con estrema dolcezza: Shiva e il Maestro vivono nella loro casetta tra i boschi, in apparente armonia, quasi come se non temessero la maledizione. Ancora una volta tutto ciò contrasta con la sensazione di timore che aleggia all’interno di tutta l’opera.
I personaggi e l’ambientazione
Shiva, bambina allegra e sorridente nonostante il mondo oscuro che la circonda, rappresenta la natura innocente dell’essere umano. Tuttavia, in contrasto alla sua spensieratezza, vi è l’altro lato della natura umana rappresentato dall’egoismo e dall’avidità delle persone rinchiuse nelle città. Il Maestro è una figura “di mezzo”, a metà tra l’umano e il mostruoso, che lotterà per trovare un equilibrio tra la sua identità e la presenza di Shiva nella sua vita.
Le lugubri foreste delle tavole di Nagabe si tingono di un nero profondo, contrastate dal bianco candido e quasi innaturale della neve presente in molte scene importanti. Le città nelle mura sono invece dominate dal caos per via della maledizione degli Estranei, e sono un luogo che, anziché trasmettere pace e sicurezza, trasmettono in realtà paura e diffidenza verso chiunque abbia avuto a che fare con le misteriose creature. L’ambiente naturale quindi funge da motore essenziale della storia, essendo lo scenario principale in cui si svolge tutta la vicenda dei nostri protagonisti.
Siúil, a Rún
Siúil, a Rún (Walk my love) è una canzone tradizionale irlandese, cantata da molti famosi artisti e riproposta anche in versioni moderne. Questa ballata dal suono malinconico, racconta la storia di una donna che canta la sofferenza del veder partire il suo amato per la carriera militare.
Probabilmente molti si saranno chiesti il suo significato e la relazione con Girl from the Other Side. Siúil, a Rún, che appare come sottotitolo del manga, sembra messo senza particolare importanza. In realtà, solo alla fine capiremo il vero legame tra il titolo e la ballata, ovvero il ritorno di qualcosa andato perduto, ma che non è più lo stesso ormai da tempo.
La delicatezza delle ultime battute della storia infatti, con il suo culmine nel finale dalle note amare, riuscirà a coinvolgere il lettore fino alla fine.
Conclusioni
Girl from the Other Side è un gioiello per tutti gli amanti delle storie dalle tinte dark. Le vicende di Shiva e il Maestro riescono a colpire il cuore dei lettori grazie alla dolcezza dei dialoghi e ai disegni di Nagabe. Assolutamente consigliato a tutti coloro che apprezzano una storia non scontata e coinvolgente!
Vittoria Aiello