Dirk Gently la Serie Netflix Olistica
Dai meandri del database Netflix, siamo andati a ripescare Dirk Gently, serie del 2016 basata sugli omonimi romanzi di Douglas Adams.
La Trama di Dirk Gently
In un hotel di lusso lavora come tuttofare Todd Brotzman, (Elijah Wood) che, dopo aver trovato la scena di un efferato quanto strano crimine, incontra un eccentrico investigatore “olistico”: Dirk Gently. Da qui le stranezze si susseguono senza sosta in un disegno a metà tra il destino e il libero arbitrio in cui “ogni cosa è collegata”. La prima stagione inizia così con un bagno di sangue, gattini, corgi e un agente che non riesce ad alzare le sopracciglia.
Se la prima stagione ha un che di prettamente fantascientifico, la seconda stagione si porta su di un fantasy bizzarro che si lascia indietro un po’ della verve che aveva raccolto la serie fino al 2018. Avviso già che non vi sarà una terza stagione, BBC ha deciso di non rinnovarla a causa del calo degli ascolti.
Entrambe le stagioni sono però autoconclusive e, anche se lascia un po’ l’amaro, non sapere come andranno avanti le avventure dei protagonisti rimane un dolce addio. In caso vogliate però continuare le vicissitudini… ci sono sempre i romanzi!
Un Dirk Gently più fedele a Douglas Adams
Questa non è la prima serie che viene dedicata allo strambo personaggio del detective olistico. Già nel 2010 BBC four aveva rilasciato una miniserie di 4 episodi che fallì il suo intento di portare l’opera di Adams sullo schermo. Un protagonista poco incisivo e una ambientazione troppo compressa aveva deluso gli spettatori e la nicchia di fan molto legati all’autore.
Samuel Barnett riesce a trasmettere a pieno il personaggio sconclusionato ma composto ideato dallo scrittore britannico insieme al buon Elijah Wood che, questa volta, passa da protagonista ad assistente mettendosi nei panni del buon Samwise riuscendoci molto bene.
L’ideatore della serie, Max Landis, ha portato sullo schermo una serie molto fedele allo spirito dell’autore inserendo oltre a scene comiche e casualità no sense anche tributi ed easter egg alle altre opere che suonano come una canzone d’amore (frequenti infatti le frasi “don’t panic” e il numero “42”).
Olistico non è male
Passando al reparto più strettamente tecnico, la fotografia sbaglia di rado nella rappresentazione delle scene e anche le scelte registiche si tengono su di un format che abbiamo già visto in “Guida intergalattica per autostoppisti”. Frequenti le riprese americane e i primi piani sui personaggi, soprattutto nei momenti di maggiore espressione emotiva dei protagonisti.
La sceneggiatura tiene se si è disposti a portare pazienza. È una serie a cui bisogna dare fiducia se la si vuole godere a pieno per via della completa ignoranza dei protagonisti su ciò che sta per accadere. Come avventurieri, infatti, insieme a loro districhiamo la matassa del caos alla ricerca di indizi che potrebbero arrivare su di un soffio di vento o letteralmente inciampandoci sopra.
Gli antagonisti sono bislacchi, caotici e a volte nemmeno sembrano esserlo, mentre alcuni assistenti sembrano invece essere antagonisti. Insomma, Dirk Gently è un guazzabuglio di elementi che si agitano sulla trama dell’universo attendendo di allinearsi insieme per compiere il proprio destino.
Dirk Gently interrotta, perché?
Nonostante una prima stagione veramente splendente, la seconda sembra mancare di alcuni dei tasselli necessari per brillare. Gli elementi ci sono tutti, ma sono gestiti in modo apparentemente più “serio” facendo perdere quella comicità un po’ naïve che vinceva nella prima stagione.
Il personaggio stesso di Dirk è più serio, meno sconclusionato e con linee di dialogo che tentano un umorismo troppo ricercato, forzato e spesso ripetitivo. Spiccano invece maggiormente Elijah Wood e Jade Eshete che hanno effettivamente anche più tempo a schermo rispetto al protagonista della serie.
La risposta alla domanda quindi giace in una narrazione sottotono. Nemici poco carismatici e stereotipati e una gestione del caos dell’universo più grossolana. Alcuni elementi sono presenti nella narrazione senza una motivazione precisa o un incastro significativo (nella prima stagione invece tutti gli elementi tornano nel puzzle del caso).
Cosa ne pensiamo?
Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica è una serie per tutti coloro che amano lo stile di Douglas Adams. È caos allo stato puro che unisce dramma, comicità e violenza in una torta red velvet pronta ad esplodere in un climax narrativo che non ti aspetti. La prima stagione è sicuramente più valida, la seconda si lascia guardare, ma resta comunque, secondo noi, una serie da recuperare assolutamente.
Voto: 7,5
Pro:
- Caos, corgi e fantascienza di buon livello
- Una prima stagione brillante
- Elijah Wood sperimenta cosa vuol dire essere un assistente
Contro:
- La seconda stagione è sottotono
- È stata interrotta
- Comicità non per tutti i palati
Daniele Ferullo