
Canto – Se solo avessi un cuore – Recensione
Il ” Mago di Oz “ è il famosissimo romanzo per ragazzi scritto da L. Frank Baum nel 1900, opera che è riuscita a rapire e coinvolgere grandi e piccini.  E se vi dicessi che esiste una storia ben più recente in grado di farvi provare tante emozioni e vivere incredibili avventure?
Edito da RW Edizioni , ” Canto – Se solo avessi un cuore “ è il primo volume di una serie fantasy ideata da David Boheer e illustrato da Drew Zucker.
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Trama dell’opera
La popolazione di Arcana vive da tanti anni in uno stato di profonda schiavitù. Ogni singolo cittadino non ha diritto ad avere un nome, a provare emozioni e neanche a prendersi cura degli altri. Come se non bastasse, viene loro sottratto il cuore e sostituito da un orologio meccanico.
Ma in tutta questa tristezza c’è qualcuno di diverso. Uno fra tanti è in grado di provare emozioni, preoccuparsi per gli altri, provare amore, riuscendo addirittura a ricevere un dono molto prezioso , un nome : Canto.
Quando il cuore della sua amata viene irrimediabilmente danneggiato dagli schiavisti, il nostro protagonista decide di mettersi in viaggio e trovare un modo per poterla salvare, affrontando numerosi nemici ed ostacoli.
Tematiche ed ispirazioni
Come ogni buon romanzo di formazione, anche questo fumetto possiede tutti gli elementi tipici del caso : affrontare le proprie paure e le difficoltà della vita, crescita interiore, credere in sé stessi e nelle proprie capacità , valore del tempo.
Canto – Se Solo avessi un cuore – Vol1
Durante la lettura è possibile notare una forte accezione al concetto di tempo, la frase espressa più e più volte fra queste pagine” il nostro tempo è solo nostro ” acquisisce un significato molto rilevante. E’ importante mettere a frutto ogni minuto, solo così si sarà meno schiavi del futuro riuscendo ad impadronirsi del presente. Tra un rinvio e l’altro la vita scorre via. Niente ci appartiene fino in fondo.
L’autore è un grande amante del classico di Baum, l’ambientazione infatti, richiama diverse aree del mondo dei Munchkin, così come il nostro protagonista, la cui caratterizzazione sia estetica in termini di lore è molto in linea con la figura dell’ Uomo di Latta.
Proprio come lui, Canto è alla ricerca di un cuore. Non si rassegna alla sua perdita e vuole ritrovarlo con tutte le sue forze.
Ulteriori fonti d’ispirazione per Boheer sono state : gli Skeksis razza immaginaria presente in ” The Dark Crystal “ ( film del 1982), Gmork il lupo de ” La storia Infinita “ ( film cult del 1984 ), la Strega dei Rifiuti di ” Labyrinth “Â ( film del 1986 ), e i Wheelers di ” Ritorno a Oz “ (Â film del 1985 ).
Canto _ Retro-Copertina
Canto racchiude tutto quello che vorreste leggere in un fantasy d’avventura.
Il team creativo è riuscito a ritrarre un universo di reale oscurità , dove l’ultimo atto di eroismo è quello di trovare un modo per riavere un cuore. Un viaggio per tutte le età , per le generazioni del passato, del presente e del futuro. Una favola che rispecchia sentimenti reali.
Federica Curcio